MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO DI ANZIO - il Museo con il cuore! Quando scriviamo la locuzione: "Il Museo con il cuore", usiamo scientemente sintagmi appartenenti a due diverse categorie lessicali, disgiunte e semanticamente incongrue, "Museo" e "Cuore". Il lessema "Cuore" e il lessema "Museo", entrambi unità minime portatrici di significato, non hanno nulla in comune, ma se unite dalla preposizione semplice "con" e dall'articolo singolare maschile "il", formano un enunciato la cui semantica frasale, in senso pragmatico del termine, rimanda in modo inequivocabile ad un luogo vivo, dunque, un organismo dotato di cuore. Erwin Schrödinger afferma che "grazie all'incessante e ritmico pulsare del cuore un organismo vivente (il Museo) si muove, scambia materiali con "l'ambiente".
Un primo articolato e fondamentale percorso si è sviluppato con il Museo Nazionale Romano, sia attraverso l’esposizione di manufatti di indiscussa rilevanza, dalla Fanciulla d’Anzio (2002) alla ninfeo di Ercole (2008), sia attraverso il deposito a tempo indeterminato presso il Museo Civico Archeologico di Anzio di un cospicuo nucleo di materiali, 119 reperti, certamente di minore impegno artistico, ma testimonianza tangibile e variegata degli aspetti più significativi della vita quotidiana ad Anzio in età antica (dal 2006). Un secondo percorso, inaugurato con l’esposizione della Venere di Anzio conservata al Musée du Louvre (2004), ha portato Anzio e il suo museo a colloquiare con le più importanti istituzioni museali del mondo.
Oggi queste due linee si incrociano in un evento, mi sia permesso affermarlo con orgoglio, di straordinaria rilevanza culturale: tornano nel nostro museo opere, ritrovate ad Anzio tra la fine del Seicento e l’Ottocento, conservate presso il British Museum ed i Musei Capitolini.
Un primo articolato e fondamentale percorso si è sviluppato con il Museo Nazionale Romano, sia attraverso l’esposizione di manufatti di indiscussa rilevanza, dalla Fanciulla d’Anzio (2002) alla ninfeo di Ercole (2008), sia attraverso il deposito a tempo indeterminato presso il Museo Civico Archeologico di Anzio di un cospicuo nucleo di materiali, 119 reperti, certamente di minore impegno artistico, ma testimonianza tangibile e variegata degli aspetti più significativi della vita quotidiana ad Anzio in età antica (dal 2006). Un secondo percorso, inaugurato con l’esposizione della Venere di Anzio conservata al Musée du Louvre (2004), ha portato Anzio e il suo museo a colloquiare con le più importanti istituzioni museali del mondo.
Oggi queste due linee si incrociano in un evento, mi sia permesso affermarlo con orgoglio, di straordinaria rilevanza culturale: tornano nel nostro museo opere, ritrovate ad Anzio tra la fine del Seicento e l’Ottocento, conservate presso il British Museum ed i Musei Capitolini.
I NOSTRI EVENTI: UPCOMING EVENTS: |